Dentro Palazzo Granaio, sognando il prossimo Jobcom

L'equipe si riunisce nei locali di Palazzo Granaio. Giriamo tra i locali vuoti e ci immaginiamo cosa e come si potrebbe fare. Ci facciamo anche ispirare da luoghi e proposte nate lontano da qui, ma con gli stessi obiettivi: promuovere nuovi legami sociali e risposte di comunità per sentirsi meno soli, meno vulnerabili. Il primo passo sarà quello di incontrare di nuovo la Consulta delle associazioni di Settimo, il prossimo 12 maggio. Ci hanno già anticipato un bel pacchetto di idee attorno alle quali articolare un partecipato gruppo di progettazione. I Jobcom devono nascere attraverso... un parto collettivo.

I futuri Job community: quale profilo?

Costruiamo insieme il profilo dei Jobcommunity a Rho, Lainate, Settimo e Pregnana. Sono quattro i "compiti" dei futuri Jobcom, ai quali corrispondono altrettante linee di lavoro dell'equipe:
1. Offrire servizi alle famiglie, a partire dal matching di badantato e servizi di cura, fino a comporre un "catalogo"che aggreghi  l'offerta esistente sul territorio, a cominciare da quella della cooperative sociali.
2. Proporsi come spazio pubblico non etichettabile come "servizio sociale": qui si pongono i percorsi di co-progettazione con le associazioni e il volontariato locale appena avviati nelle scorse settimane a Pregnana, Rho, Settimo, Arese, Cornaredo.
3. Essere laboratori per la costruzione di legami di comunità: qui ci aspetta il compito di promuovere i laboratori di comunità, avviati attraverso focus group locali e corsi di formazione nelle scuole.
4. Diventare motori e attivatori di nuovi servizi autogestiti di prossimità e reciprocità.
Il circolo virtuoso dei Jobcom, avviato col primo punto, gunge al punto 4 per poi ri-alimentare il primo, e così via. Tutto questo sulla carta. Intanto ci lavoriamo sopra come equipe, per fare nostra questa mappa ideale. E tra poco, al lavoro!

Ragionando di co-working

Al palazzo comunale di Settimo ragioniamo insieme con l'amministrazione comunale e con qualche cittadino di co-working. Ci pare una possibile iniziativa molto coerente con #oltreiperimetri; co-working come condivisione di spazi e ambiti di lavoro, ma anche come strumento per mettere in circolo nella comunità competenze ed esperienze professionali. Immaginiamo spazi e modalità dentro il futuro Palazzo Granaio: non è facile. Vedremo, nel percorso di coinvolgimento degli attori a Settimo, se l'idea ha le gambe per fare strada!

Prima riunione dell'equipe al Jobcaffè di Lainate

#oltreiperimetri sbarca al Jobcaffè di Lainate. Anche qui, insieme all'Amministrazione comunale, alle associazioni disponibili e a singoli cittadini con proposte e idee, ci aspetta un lavoro di co-progettazione del nuovo Jobcom. Tre anni di lavoro per arricchire l'offerta dell'attuale Jobcaffè e renderlo ancora più utile per la comunità lainatese.

Gino Mazzoli e i laboratori di comunità

Cosa non sono i laboratori di comunità. Ieri al LABOPER abbiamo cominciato da lì. Insieme poi cercheremo di definire i "nostri" laboratori territoriali, a partire dalle connessioni con le reti già esistenti a Settimo milanese, Rho, Cornaredo, Arese, Pregnana. Tanti fili da intrecciare e da tessere.

Primo LABOPER

Ieri pomeriggio, nella sede di Sercop, si è riunito il primo LABOPER del progetto. I LABOPER  - Laboratori di ricostruzione dei perimetri dell'offerta sociale - svolgono due funzioni: da un lato sono l’ambito principale in cui si sviluppa l’azione n. 5 del progetto (formazione); dall'altro consentono una contestuale rielaborazione degli apprendimenti del progetto per tradurli in una possibile trasformazione del sistema d’offerta tradizionalmente costruito nell’Ambito. Ha condotto il LABOPER Gino Mazzoli. Erano presenti i futuri operatori dei Jobcommunity, dieci assistenti sociali dei nove Comuni del rhodense e cinque operatori dei servizi del Jobcaffè di Lainate. Abbiamo lavorato soprattutto sul senso del progetto, sulle connessioni con i servizi sociali di base dei Comuni, di vecchia e nuova "utenza" dei servizi e sul concetto di vulneabilità. Abbiamo poi cominciato a mettere la testa sui laboratori di comunità: competenze, risorse e difficoltà che ci aspettano.

Alla Bottega delle riutilità di Pregnana

Dopo aver incontrato due volte la Consulta delle associazioni sociali e culturali, ci troviamo oggi alla Bottega delle riutilità di Pregnana. Incontriamo le volontarie dell'associazione "La Sorgente" che da anni gestiscono lo spazio d'incontro e matching tra chi ha abiti e mobili che non usa più e persone che ne beneficiano gratuitamente. Cominciamo a ragionare attorno alla collaborazione con il progetto e sulla gestione comune degli spazi del prossimo Job community. Al centro parole come ri-utilità, gratuità e partenariato; parole fondanti per un welfare di comunità.

I partner si riuniscono a Sercop

Questo pomeriggio i dieci partner di progetto si sono incontrati per elaborare gli ultimi dettagli formali e organizzativi in vista della sottoscrizione della convenzione con Fondazione Cariplo. Tutti presenti: dal consorzio Cooperho alle Acli provinciali di Milano, dalle numerose cooperative alla Fondazione San Bernardino.

A Rho si muove la rete delle reti

Ieri sera secondo incontro delle reti rhodensi. Oltre all'Amministrazione comunale erano presenti la Rete del fare diversamente, il Coordinamento per la cultura inclusiva, il Consiglio cittadino dei migranti e la Fondazione Clerici. Assenti giustificati Acli e Caritas.
Abbiamo lavorato attorno a due nodi: il coinvolgimento dell'associazionismo e del volontariato rhodense e la progettazione degli spazi dell'Auditorium di Via Meda, dove nascerà il nuovo Job Community. Nella penombra dello Spazio "Culture in serra", il laboratorio rhodense ha elaborato idee a raffica: al centro l'idea di (far) riconoscere le risorse che si trovano dentro le persone che rischiamo d'identificare coi loro problemi. Si profila all'orizzonte anche l'idea di promuovere i "People olimpics". Perchè no?
Prossimo appuntamento: mercoledi 22 aprile, ore 21.00, sempre allo Spazio "Culture in serra" in Via De Amicis 18/b a Rho, di fianco alla Bottega equosolidale.